Da un po’ di tempo volevo andare a visitare l’oasi di Vallevecchia, situata nella laguna di Caorle.
Negli anni ’50 è stata soggetta ad ampia bonifica, ma oggi è un’area protetta ed è una delle poche che ci permette di vedere come erano le coste e le spiagge una volta in questa parte di costa adriatica.
L’oasi da la possibilità di osservare vari ambienti: dune sabbiose, pineta, palude dolce, campi coltivati. Il tutto sotto la guida di Veneto Agricoltura che garantisce la sostenibilità e la corretta gestione delle risorse.
Per la visita guidata e informazioni sull’oasi Vallevecchia contattare il gestore del centri visitatori GREEN WAVE S.r.l. Mail info@brussa.eu Tel. 04211765659
Escursione a Vallevecchia, laguna di Caorle
Una mattina di una bellissima giornata di febbraio, sono partita alla volta di Vallevecchia insieme ad Andrea di Montagna di Viaggi che ha accettato il mio invito.
Un volta arrivati nell’area abbiamo lasciato l’auto al parcheggio Vallevecchia che nel periodo estivo è a pagamento, ma non in inverno.
Dal parcheggio ci siamo addentrati nella pineta che è subito di fronte.
Consiglio di fare una foto al cartello con i percorsi e per avere dei punti di riferimento da seguire.
Entriamo in spiaggia e giriamo verso sinistra seguendo la battigia.
L’impressione è di una spiaggia infinita, libera, selvaggia e acqua cristallina.
Stiamo camminando verso Bibione che si vede oltre la laguna.
Al limitare della spiaggia troviamo due casoni, antiche capanne in legno e canna palustre che un tempo venivano usate come ricovero dai pescatori.
Dopo aver fatto le foto di rito torniamo sui nostri passi, lungo la spiaggia. E ci dirigiamo verso il lato opposto dell’isola di Vallevecchia.
Dalla spiaggia decidiamo di entrare nell’area della pineta da uno degli accessi al mare (fortunatamente segnalati).
Da qui cominciamo a camminare tra la pineta e l’ampia area coltivata.
Arriviamo ad un punto panoramico, con una passerella che permette di addentrarsi parzialmente tra i canneti della laguna.
Ci sono alcune panchine e decidiamo di fermarci un po’ per fare il nostro pranzo al sacco.
Dopo la breve pausa, ci addentiamo dove possibile nell’area del canneto.
Ci sono molte specie di uccelli, alcuni si vedono, altri si sentono. L’oasi è infatti rifugio per numerosi uccelli, specie migratori e fauna di palude. Luogo ideale per chi ama fare birdwatching.
Continuiamo la nostra camminata fino all’estremità dell’isola, da dove si vede benissimo Caorle e alcuni dei casoni dall’altra parte della laguna.
A questo punto decidiamo di tornare indietro seguendo per un po’ l’argine del canale dal quale si godono dei bei panorami con le montagne innevate sullo sfondo.
Quando non è più possibile stare sull’argine ci incamminiamo per raggiungere la strada che attraversa la distesa di campi coltivati. Ed è qui che abbiamo una bellissima sorpresa: ci sono dei giovani cervi!
Camminando ne vediamo molti in lontananza ed è uno spettacolo.
Vallevecchia è zona di ripopolamento e ricostruzione del patrimonio faunistico.
Dopo questo incontro inaspettato ci incamminiamo verso l’auto per ritornare a casa.
Come raggiungere Vallevecchia
L’oasi Vallevecchia si trova nell’area conosciuta come Brussa. Partendo dall’agriturismo Ca’ Marcello ci si impiega poco più di un’ora.
Se non si tratta di una giornata festiva estiva si può fare tranquillamente la strada SP47 che costeggia la laguna di Venezia, evitando l’autostrada.
Una volta arrivati li, c’è un parcheggio subito dopo il ponte, gratuito sempre. Altrimenti si può raggiungere il parcheggio più vicino alla spiaggia. Ai fini della camminata non cambia niente in quanto i chilometri sono gli stessi (dai 12 ai 14 km a seconda del tipo di itinerario che si sceglie di fare).
Cosa fare dopo aver visitato Vallevecchia
Tornando indietro verso Venezia ci si può fermare a Caorle, centro balneare diverso dagli altri, molto bello, con possibilità di rilassarsi e ristorarsi dopo la lunga camminata nell’oasi.
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Consiglio di andare a vedere l’articolo completo di Andrea, su Montagna di Viaggi
E anche quello relativo all’agriturismo 😉