Montagnana, Este e Monselice si trovano sullo stesso asse viario, oggi come nel passato.
Este fu 3000 anni fa il principale centro paleoveneto, mentre Montagnana e Monselice sono di formazione romana.
Montagnana
Complesso fortificato tra i meglio conservati al mondo
Arrivando a Montagnana si vedono subito le mura: 2 chilometri di cerchia murata perfettamente conservata. Un colpo d’occhio al quale non si rimane indifferenti.
E’ una piccola cittadina, in cui perdersi passeggiando tra le sue vie e sotto i portici, fermarsi a gustare il prosciutto di Montagnana, esplorare le porte nei 4 punti cardinali.
Le mura di Montagnana
Le mura, coronate da merli di tipo guelfo, furono costruite nel 1360 su precedenti fortificazioni, per volere dei Carrara. Ci sono 24 torri di forma esagonale, aperte verso l’interno. Quattro sono le porte d’entrata, in corrispondenza dei punti cardinali e spesso prendono il nome della città più importante che si trova in quella direzione.
I due accessi originali sono la Rocca degli Alberi (o porta Legnago), e la porta fortificata di Castel San Zeno (o porta Padova).
Gli altri due accessi furono aperti uno nel 1504 per agevolare il traffico fluviale verso Vicenza, e l’altro alla fine dell’800 per facilitare l’accesso alla stazione ferroviaria.
Il Duomo di Montagnana
Il Duomo si affaccia su Piazza Maggiore, la piazza principale della città.
Iniziato nel 1431 e finito nel 1502, presenta al suo interno opere di notevole interesse artistico.
Da citare la pala del Veronese posta sull’altare, raffigurante la Trasfigurazione; l’affresco dell’abside opera del “Buonconsiglio”; gli affreschi della controfacciata attribuiti al Giorgione (sulla base di confronti iconografici).
Nella Piazza ci si può fermare in uno dei numerosi locali a degustare il famoso Prosciutto di Montagnana: un prosciutto crudo dolce e morbido. Lo si può degustare con il melone, altro prodotto del territorio.
Este
Insediamento dei Veneti Antichi
Provenendo da Montagnana, rimanendo sulla strada regionale 10, si incontra Este.
Le sue origini risalgono ai tempi dei veneti antichi, per i quali Este doveva essere una sorta di capitale fluviale (Este era bagnata dall’Adige) tra il IX e il VIII secolo a.C. e tale si mantenne almeno fino all’epoca romana.
Attorno all’anno 1000 vi fu l’insediamento degli Este, famiglia che si insedio qui e che ha giocato un ruolo di rilievo nella storia.
Il castello con parte delle mura è ben visibile. Dal mastio in vetta al colle la vista scende seguendo una serie di torri che porta con lo sguardo verso Piazza Maggiore, il centro della città.
L’area all’interno delle mura è oggi giardino pubblico.
Vicino alle mura si trova il museo nazionale attestino, collezione archeologica. Vi si trovano reperti preromani, che testimoniano l’importanza della città dall’epoca paleolitica all’età del ferro; reperti romani, medievali e opere che arrivano fino all’epoca moderna.
Monselice
La città del Santuario delle Sette Chiese
L’ultima città fortificata che si incontra, sempre seguendo la SR10, è Monselice.
La peculiarità di Monselice è sicuramente il colle della Rocca che domina la città.
Della cerchia fortificata rimane ben poco, ma al suo interno Monselice offre al visitatore scorci suggestivi e di diverse epoche.
Piazza Mazzini è dominata dalla Torre civica e da qui si parte per la breve passeggiata che porta verso il Santuario delle Sette Chiese.
La via al Santuario inizia accanto al Castello, ora Ca’ Marcello, dal nome della famiglia che lo ebbe fin dal 1835. Il castello è visitabile.
La via prosegue verso il Duomo Vecchio e si arriva all’ingresso del Santuario.
Si tratta di una serie di sei cappelle disegnate da Vincenzo Scamozzi nel 1605 che accompagna la salita a Villa Duodo e all’oratorio di San Giorgio.
Nel 1605 Pietro Duodo ottenne da Papa Paolo V il permesso di edificare ed intitolate le chiese come le sette maggiori basiliche romane, ottenendo lo stesso privilegio di Indulgenza Plenaria.
Nelle chiesette ci sono 6 tele di Palma il Giovane con rappresentate le basiliche romane corrispondenti.
La settimana chiesa è quella di San Giorgio, dove si trovano numerose reliquie.
Con Monselice finisce il giro delle città fortificate dei Colli Euganei.
Sulla via del ritorno si possono visitare il Castello del Catajo e Castello di San Pelagio (Museo dell’Aria), oppure si può andare a vedere uno dei borghi più belli d’Italia: Arquà Petrarca.
Come raggiungere Montagnana
Per raggiungere l’inizio del nostro itinerario alla scoperta delle città fortificate dei Colli Euganei, partendo dall’agriturismo Ca’ Marcello, si prende l’autostrada A4 verso Milano, e successivamente direzione Bologna sulla A13. L’uscita è Monselice.
Ci sono diversi piccoli parcheggi al di fuori delle mura di tutte le città, mai troppo lontani dai centri.
Altre località da visitare nei dintorni di Montagnana, Este, Monselice
Arquà Petrarca, il Mottolone, Villa Valsanzibio